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PAOLO POLVERINI, LIUTAIO

In genere, Paolo Polverini utilizza per la tavola armonica l'abete massello della Val di Fiemme, a tutti noto per le sue magnifiche doti di risonanza. Tuttavia, in alcuni casi il liutaio marchigiano ricorre anche al legno massello di cedro. Fasce e fondo, invece, sono di solito in palissandro indiano: massello per il modello 1a, laminato per il 2a. Il manico è in cedrella, stagionassima.
La tastiera, infine, è proposta in ebano. I capotasti e l'osso-ponte sono in puro osso, mentre la verniciatura opaca (matt) ne esalta il suono. Le chitarre Polverini hanno un tradizionale diapason da 650 mm, 19 tasti e un'altezza della tastiera di 50/51 mm.
Infine, è utile ribadire che si tratta di strumenti interamente costruiti a mano, in Italia e non di prodotti semilavorati importati dall'estero. Proprio per questo motivo, il rapporto qualità-prezzo è a dir poco incredibile! Provare per credere!
Nato nel 1963, Paolo Polverini apprende l'amore per gli strumenti musicali nell'azienda di famiglia, dove entra a lavorare a soli quindici anni. I suoi genitori, infatti, producono e commercializzano le note chitarre Clarissa, tutt'ora molto conosciute nel mondo.
Dopo aver frequentato la bottega di maestri liutai come Guerriero Spataffi e Avellino Tanoni, Paolo decide di mettersi in proprio, creando le prime chitarre di liuteria: strumenti sempre più curati nei particolari estetici e nel suono. Oggi le sue creazioni stanno entrando nei conservatori, dove vengono apprezzate soprattutto per il sustain e l'ottimo rapporto qualità/prezzo.
Tutti gli estimatori di Polverini hanno constatato che questi strumenti si caratterizzano per un suono potente, perfettamente equilibrato. Dove i cantini sono brillanti, i bassi rotondi e forti. Altra particolarità delle chitarre costruite da Paolo Polverini è il manico molto comodo, che rende a sua volta la tastiera morbida e agevole. Si tratta, del resto, di strumenti estremamente leggeri e costruiti con legni ben stagionati.
UNA VITA NELLA MUSICA!
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